venerdì 2 settembre 2016

Risposta al Sig. Sergio D'Onghia
Girando su internet ho trovato da poco tempo l'articolo scritto nel 2011 da questo "esimio" risorgimentalista.




Sono uno dei tanti "storici" terra-terra, come Lei ha scritto nel suo articolo del 2011: Storia e "storielle" postunitarie.
Non sono uno storico e non ho studiato per fare lo storico alle scuole Alte (Lei a che piano era?) dei lecchini di Regime, ma so distinguere la verità dalla menzogna.
Non avendo più voglia di lavorare per contribuire ad arricchire la feccia di questo Regime, preferisco perdere il mio tempo a rivoltare la storia risorgimentale.
Tanto, ormai, l'unica produzione rimasta e fatta al 100% totalmente nel "bel paese" è: la Merd in Italy.
Ultimamente, datosi che quella prodotta in Italia non basta più, la stanno importando da ogni luogo facendo sbarcare gente di ogni razza e di ogni religione.
Che bravi politicanti! Hanno negato il futuro a noi, per donarlo a gente estranea a questa nazione.
È la ricchezza di cui parlano e si riempono la bocca coloro che hanno portato l'italia alla fame ed al comunismo.
Era lo slogan più in voga già al tempo degli sbarchi albanesi.
La RAI, che parecchi italiani si possono scordare di vedere (tra cui il sottoscritto), anche se pagano il Canone, l'Abbuonamento o altra cazzata imbonitrice che si sono inventati, faceva vedere i suoi "programmi" in Tunisia, Algeria, Albania, ecc. prospettando sogni di benessere a tutti, tranne che agli italiani.


In questa Italia disonesta, c'è ancora qualcuno onesto che è stufo della storia raccontata da scribacchini di Corte, e che ha solo voglia di raccontare, con documenti, ciò che quei criminali hanno fatto ai napolitani.
Lei Sig. D'Onghia è un risorgimentalista convinto e, quindi, dalla parte dei papponi, parassiti e leccaculi di Stato che continuano a prendere stipendi raccontando ancora frottole.


Datosi che la storia è raccontata a favore del Regime di turno, essendo sempre manipolata, non è la vera storia.
È l'unica materia di studio che viene da sempre stravolta.
I buoni sono quelli al potere; gli altri, ... i cattivi!

Documenti, giornali ed altro, possono dimostrare, anche a quelli come Lei, che quanto ci hanno raccontato sui libri, di un Sud arretrato e di un Nord ricco ed industrializzato, è tutto falso.
Una considerazione su tutte.
Se gli abitanti del Nord Italia erano ricchi ed industrializzati, come mai morivano di pellagra (Risipola lombarda), mentre quelli del Sud povero ed arretrato non avevano di questi problemi?
Se erano industrializzati, come mai le divise del nuovo esercito italiano furono commissionate in Francia?
Se erano industrializzati, come mai le nuove monete del Regno d'Italia furono commissionate in Francia ed in Gran Bretagna?

Mi dica, inoltre, che fine fecero oltre 5.000 giojesi dal 31-12-1861 (data del 1° censimento del Regno d'Italia) al 31-12-1865?
Quale storico (delle scuole Alte) non può essere d'accordo sul fatto che ci fu una deportazione di massa?
I tedeschi sono dei criminali, mentre gli italiani sono: "brava gente".
Continua ancora questa solfa.
No! Gli italiani si sono comportati come i tedeschi ed anche peggio, solo che è stato tutto insabbiato.
Lo dimostra il fatto che, su oltre 1200 criminali di guerra italiani (2ª Guerra Mondiale), nemmeno uno  è stato processato dal Tribunale dell'Aia.
Molti furono favoriti e presero la strada del Sud America o di altre Nazioni.
Solo alcuni di essi furono catturati e fucilati senza processo dai partigiani delle nazioni invase.
Quando negli anni dopo il 1945 venivano pubblicati in Italia libri ed altro sui crimini commessi dall'esercito italiano, venivano sistematicamente sequestrati.
E meno male che eravamo alla vigilia per diventare una "Repubblica".
Una "Repubblica" che è stata realizzata risorteggiando i vecchi politici.
Così, della monarchia, il nuovo che avanzava lasciò invariata la data del 2 Giugno.
Da festa dello "Statuto albertino", passò ad essere la festa della "Repubblica".
Se si vuole cambiare qualcosa, è meglio non cambiare niente.

Poi si sono inventati la "festa della liberazione".
Se non fossero intervenuti americani, inglesi ed i loro accoliti alleati stupratori (marocchini ed altri degenerati al loro seguito), ci sarebbe stato ben altro da festeggiare.
Lei sarebbe impegnato a divulgare tutto il bene dei tedeschi e parlerebbe male degli uomini della resistenza italiana.
Chi sa adoperare la lingua (più della penna), la usa sempre a favore di chi gli dà da mangiare.


Lei è proprio un credulone.
Scrive che la piaga del brigantaggio era antecedente al 1861.
Si vede che Lei gode di una ignoranza unica.
Come ben sa (almeno spero), i francesi avevano invaso il Regno di Napoli per ben due volte e, guarda caso, il "brigantaggio" si verificò proprio subito dopo le invasioni ed occupazioni.
Secondo la sua opinione, se gli altri popoli si difendono dagli invasori con le armi alla mano, possono aspirare a diventare eroi della resistenza, mentre, se a fare la stessa cosa è il popolo napolitano, per Lei è solo brigantaggio (ossia comune delinquenza).

Datosi che Lei, sicuramente si è impegnato a sfogliare qualche libro senza mai porsi il problema (tanto la storia è quella che ha studiato sui libri di scuola), per Lei la storia è solo quella.

In Basilicata (terra di briganti, secondo la sua opinione, ... lo sanno anche i bambini!), prima del 1860 i fuorbanditi si potevano contare in poche decine.
Tra questi fuorbanditi, vi erano anche quelli che sostenevano la causa dell'unità italiana, che cospiravano contro lo Stato borbonico e che fuggirono nei boschi per non essere arrestati.
Ovviamente, per Lei, erano tutti briganti, senza distinzioni di parte.
È la stessa tesi che portarono avanti Marc Monnier, Alexander Dumas ed altri "illustrissimi" leccazampe di Corte.
Anche il notaio Gabriele Fantoni, nel suo libro sui martiri e patrioti del risorgimento, fece la stessa cosa.
Mischiò le vittime del brigantaggio con le vittime dell'esercito piemontese.
Lo hanno fatto e lo fanno ancora oggi anche i politicanti.
Hanno dedicato le strade, i monumenti e gli edifici pubblici a: guelfi, ghibellini, monarchici, repubblicani, ecc.
Tutto rende più saporito il brodo quando gli "ingredienti" sono vari.
A questi illustri politicanti, manca una cosa essenziale: la coerenza!
Così hanno dedicato strade a Dante Alighieri, ghibellino convinto e, per non far torto a nessuno, hanno dedicato strade anche a Francesco Ferrucci detto "Ferruccio", guelfo; ... a Maramaldo, niente, perché era un capitano di ventura calabrese (e dal 1860 anche lui entrato a far parte della schiera dei terroni).
Per non parlare di colui che firmò le leggi razziali.
Ci sono ancora oggi Ospedali dedicati a questo scellerato.
Si immagini quali sensazioni possono avere gli ebrei (che sicuramente non sanno nemmeno chi è) che si vanno a ricoverare e curare in quegli Ospedali.
È da sempre stato il sistema dei politicanti di qualsiasi epoca: un colpo al cerchio ed un colpo alla botte.
L'importante è restare a galla!
Non è meglio dedicare le strade (e tutto il resto), agli alimenti che sono le cose necessarie a tutti i Popoli?

Un popolo che viene invaso e non fa niente per scacciare gli invasori, che popolo è!

Si immagini se i tedeschi avessero vinto la 2ª guerra mondiale; avrebbero scritto libri e libri dove avrebbero raccontato degli italiani dalle alpi alle isole e della loro arretratezza e di tutto ciò che era negativo.

Quali benefici hanno ottenuto gli italiani del meridione d'Italia da quando sono diventati "fratelli" con quelli del Nord?

Forse qualcuno dimentica che la vita è una sola, e che non vale la pena patteggiare per dei personaggi che si sono da sempre dimostrati delle vere canaglie.
Ma la verità è un obbligo ed un dovere che hanno coloro che sanno, di divulgarla a tutti, per far conoscere e comprendere cosa è stato fatto da dei veri criminali.

Crede che se scrive tutto il bene dei polentoni, diventerà anche Lei un polentone?
No!
Lei è e rimarrà sempre un terrone e, non mi dispiace per Lei, uno dei peggiori terroni.

Già negli anni successivi all'annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno savojardo, ci pensò il "senatore" (Sir James) Giacomo Lacaita di Manduria_TA, ad ospitare l'inglesina Janet Ross.
Una zoccola d'oltre manica che, avendo la pancia piena e non avendo niente da fare (nemmeno distrarsi con l'uncinetto), ebbe tutto il tempo da dedicare ai viaggi ed al pettegolezzo.
Lo spione tarantino al servizio del governo inglese, fece venire nei territori della Puglia questa mancata donna di casa, che raccontò della pulizia delle strade dei vari Comuni visitati e del folclore locale.
In questo meridione d'Italia da sempre bistrattato, c'è già qualcuno che ne parla male e va in tournée a reclamizzare la camorra (come se tutti gli abitanti del Sud Italia sono mafiosi o camorristi).
Se esistono ancora queste mafie, è perchè questo Stato non ha fatto appieno il suo dovere e continua a penalizzarci.
Significa che chi rappresenta lo Stato, è più delinquente di tutti gli altri.

A Voi italiani!
Continuate a lavorare e a dannarvi la vita per dare la possibilità a dei delinquenti di Regime di arricchirsi alle Vostre spalle.
Loro andranno in ferie; andranno nei Teatri (costruiti e mantenuti con i soldi delle Vostre tasse); giocheranno in borsa (le hanno create apposta per investire i soldi delle Vostre tasse che vanno nelle loro tasche. Lo faceva già Cavour, chiedendo consigli per investimenti sicuri ad un suo "amico" banchiere.)...
E VOI?
Niente ferie; niente Teatri; niente di niente.


Dov'è la Libertà; dov'è la Giustizia sociale (e la vera Giustizia; e la Giustizia Divina); dov'è la Fratellanza; e ... l'Uguaglianza?
Anche con l'attuale "repubblica", non si è raggiunto nemmeno una di queste aspirazioni.
Purtroppo, in questa "repubblica" per modo di dire, c'è chi si ostina ancora a difendere l'operato di Vittorio Emanuele II e dei suoi aguzzini.
Forse non tutti sanno che, il monarca, era nemico dei repubblicani, tanto da farli imprigionare, sorvegliare o fucilare.
Anche a questi signori dico di essere coerenti.
Non si può difendere chi ha soppresso in ogni modo le idee altrui (altro che Monarchia Costituzionale).
Nel 1861, quattro malviventi armati, inneggianti alla repubblica, invasero la contrada Cavone in agro di Amato (CZ) e si scontrarono con la Guardia Nazionale di Miglierina (CZ).
Anche questi, come ben sa, erano "briganti".
La cosa che forse non sa, è che i "briganti" appartenevano a varie fazioni e che non tutti difendevano il Re Francesco II.
Il Regno delle Due Sicilie, con tutto ciò che era povero, arretrato ed abitato da lazzaroni, faceva gola al nipote di Murat, ai francesi, agli inglesi ed a qualche altro che sotto, sotto, cospirava e si alleava con qualsiasi bandiera (... ogni riferimento è puramente CAUSALE).
Il Regno delle Due Sicilie divenne povero ed arretrato dal 1840 (l'affare degli zolfi siciliani), quando gli inglesi dichiararono l'embargo contro questa Nazione.
Embargo durato per 20 anni, fino alla "liberazione" dei piemontesi, cospiratori e compagni di merenda degli inglesi.
Ogni nave battente bandiera borbonica che usciva dai porti napolitani o che si trovava in navigazione veniva sistematicamente sequestrata.
Fermo il commercio, ogni altra opera atta al progresso subiva la stessa sorte. Una Cuba ante litteram.

Alcuni repubblicani vennero processati nel 1862 per cospirazione alla guerra civile e per voler proclamare la Repubblica.
I loro nomi erano: Angelo Maria Ciampa, Pasquale Tartalese, Pellegrino Casamassa, Leonardo Di Biase e Giuseppe Tutolo.
Circolari Ministeriali del 20 e del 24 novembre 1869 ai prefetti, li invitavano a vigilare sul partito repubblicano che aspirava ad una sollevazione popolare.
Furono trasmesse informazioni al prefetto di Napoli sui repubblicani Michele e Giovanni Imbriani e su Achille Principe, tutti di Roccabascerana.
Ci furono dei moti rivoluzionari repubblicani anche a Piacenza e Pavia.
Alcuni dimostranti repubblicani furono fermati nel cantiere ferroviario di Montecalvo (AV).
E poi, Malatesta ed i suoi compagni di sventura.

La sera del 1° Gennaio 1863, per la troppa "Libertà" di stampa, "favorita" dagli invasori piemontesi, furono sequestrati a Napoli i giornali reazionari:
il Cattolico, il Ciabattino, il Difensore cattolico e la Stampa napoletana (proprio quel giornale il cui N° 46 era nelle tasche del Sergente Romano).
Per non parlare di quelle sedi di giornale date alle fiamme da "studenti".
Se invece venivano incendiate le sedi dei giornali di Regime, secondo i ben-pensanti di turno, a commettere il fatto erano sempre degli scapestrati.
Ogni giorno vi erano decine di giornali sequestrati dai tutori del regime. Anche non reazionari.

Se Lei vive nel mondo dei sogni, continui a sognare. Spero che il suo risveglio sia meno brusco di questa cruda realtà!

Ha scritto delle guerre di Indipendenza, e quelle Coloniali le ha opportunamente dimenticate?
La geografia, per qualche anno, forse fu stravolta e la Somalia e l'Eritrea risultavano essere territorio italiano?
Da quale esercito straniero erano occupate? Ma in che mondo vive.
Lei può raccontare tutte le puttanate che vuole, ma la storia è storia.
Continuando negli anni, si arrivò alla conquista della Libia, dell'Etiopia (e ... "mister" sciaboletta, lo fecero IMPERATORE).
Erano anche queste guerre per l'Indipendenza? E da chi!
E ... l'Albania, la Grecia, il Sud della Francia, la Jugoslavia (Slovenia, Dalmazia, Montenegro, ecc.) e la Russia, erano anche queste guerre di Indipendenza?
Vada a raccontare le sue frottole ai bambini. Quando cresceranno, sapranno dov'è e qual'è la verità.
Continui a raccontare delle guerre di Indipendenza, ma racconti anche dei crimini che sono stati commessi.
Tutto è stato insabbiato.
La verità è un qualcosa di scomodo quando si vuol continuare a mantenere un alone di "leggenda".
Si può raccontare dei morti italiani nelle foibe; dei crimini nazisti in Italia; ma dei crimini dell'esercito italiano no! È tutto tabù.
Forse l'esercito italiano ha invaso gli altri Stati portando e regalando fiori?

Continui a sparare cazzate, è l'unica cosa che può permettersi di fare (... oltre a percepire uno stipendio statale per aver letto un libro di storia di Regime che negli anni le consente di vivere di "rendita" fino all'età da pensione).

GABRIELE ORFINO TANCORRE



Ferrovia Napoli-Capua e Napoli-Castellammare (Torre Annunziata-Cava dei Tirreni)
Mappa del 1794 incisa a Napoli da Giuseppe Guerra


Per fare vedere quanto il Regno di Napoli era arretrato prima dell'invasione francese, ecco uno stralcio della Mappa del 1794 incisa a Napoli da Giuseppe Guerra.
La prima ferrovia italiana non era la Napoli-Portici come si continua ad affermare, ma da Napoli passava per Caserta e finiva a Capua (capoluogo di Terra di Lavoro).
Poi dal lato opposto, continuava da Napoli e passando per Portici, Torre del Greco e Torre dell'Annunziata (Torre Annunziata), arrivava a Castel a Mare (Castellammare) dove vi era il più grande arsenale navale dell'Italia dell'epoca.
A Torre dell'Annunziata vi era poi lo snodo ferroviaro che, passando per Scafati, Pagani e Nocera, raggiungeva La Cava (Cava dei Tirreni) da dove proveniva il materiale da costruzione che servì per edificare la Reggia di Caserta.
Per dare un'idea di quanto era arretrato e povero il Regno di Napoli, ecco la dimostrazione che era una Nazione all'avanguardia.
Poi, dopo le invasioni francesi e l'affare degli zolfi siciliani che le costò l'embargo inglese, fu costretta a subire le angherie ed i complotti dei governi piemontesi, francesi ed inglesi.
Il primo regalo del savojardo ai francesi che lo avevano aiutato a conquistare la Lombardia, fu l'autorizzazione a creare industrie e Ditte in quella regione.
Lo zolfo veniva estratto nelle miniere siciliane e, una Ditta francese fu autorizzata al suo sfruttamento, andando ad aprire la sua Sede a Brescia (tutto documentato).
Era stato inaugurato lo sfruttamento e la sottomissione del Popolo napolitano.

Inoltre, i vari governi che si sono succeduti in Italia, l'hanno costretta a diventare la patria dei terroni, per poter permettere ai polentoni di acquistare i prodotti da trasformare nelle loro industrie senza dover pagar dazi.
È la cruda realtà di quello che abbiamo dovuto subire da delinquenti di Stato che hanno favorito l'industrializzazione delle zone del Nord Italia.



Accumoli ed Amatrice - Mappa del Regno di Napoli del 1808
Erano situati nel Circondario di Aquila

Arquata, Pescara del Tronto e Capo d'Acqua
Situati nella Provincia di Ascoli Piceno



Terremoto del 24 Agosto 2016
Forse non tutti sanno che i comuni di Accumoli e di Amatrice facevano parte del Regno di Napoli (e successivamente del Regno delle Due Sicilie) ed erano situati nel Circondario di Aquila.
Unitamente alla zona dell'ascolano colpito dallo stesso terremoto, furono preda del criminale piemontese: generale Ferdinando Pinelli.
Ciò che si salvò dalle grinfie di questo lurido personaggio, è stato distrutto dal terremoto.
Se avete tempo di sfogliare qualche libro (e se Autori estranei alla storia di Regime ha avuto la possibilità di leggere i rapporti militari che ancora oggi sono Top Secret) troverete quanti paesi furono distrutti ed incendiati con tutti i loro abitanti da questo scellerato nell'ascolano e nel maceratese.
Spero che in queste zone non ci sia petrolio, altrimenti tra alcuni decenni questa zona diventerà il nuovo eldorado per lo sfruttamento petrolifero.
La Valle dell'Agri lo è diventata, e questi emeriti delinquenti che sgovernano da anni questa nazione, hanno autorizzato le perforazioni petrolifere in un territorio che il 16 Dicembre del 1857 fu devastato dal terremoto.
Ecco la lista di alcuni comuni che furono letteralmente rasi al suolo o danneggiati pesantemente: Castelluccio, Padula, Pertosa, Auletta, Paterno, Marsicovetere, Marsico Nuovo, Montemurro, Polla, Picerno, Tito, Vallo di Diano, Vietri di Potenza, Paestum, Eboli, Viggiano, Saponara, ecc.

Ho alcune domande per i capocchioni di questa repubblica dittatoriale:
- dove vanno a finire i soldi ricavati dalla vendita del petrolio?
- dove si trova la sede principale della Ditta autorizzata allo sfruttamento? Nel Nord Italia?
- quale profitto ricavano i lucani per vedersi distruggere il territorio?
- le Royalty distribuite agli sgovernanti sono sufficienti e riescono a soddisfare la famelica voglia di mazzette e di spartizione?


Terremoto del 16 Dicembre 1857
Tabella dei Morti (Dead) e dei Dispersi (Wounded) del solo Distretto di Potenza.
Ci sono altre Tabelle dei Distretti di Matera, di Lagonegro e di Melfi, oltre a quella del Distretto di Salerno.
Riporto solo questa Tabella, perché si leggono i nomi di alcuni Comuni i cui territori vengono attualmente sfruttati per l'estrazione del petrolio.

La Tabella è stata tratta dal libro di Robert Mallet: "Great neapolitan earthquake of 1857 (London 1862 - vol. 2)"


Una considerazione su tutte.
Nel Comune di Marsico Nuovo, dalla Tabella, risultano esserci stati 89 Morti.
In verità ho accertato che, i Morti vittime del terremoto in questo Comune, furono 244, come risulta dal Registro degli Atti di Morte dell'Anno 1857 (riferiti al giorno 16 Dicembre).

A Montemurro (dove i Morti furono 5.000 e 500 i dispersi, secondo la Tabella) il Registro dei defunti si ferma al 15 Dicembre, poi niente è stato registrato se non alcuni nomi di persone agiate (nemmeno una decina) registrati tra il 22 ed il 31 Dicembre.



Rieti ed i confini del Regno di Napoli - Mappa del 1806
Civita Ducale (Cittaducale) situata nel Circondario di Aquila




Charlie Hebdo e la satira degli imbecilli!!!

Questi malati di mente non sanno fare altro che fare vignette che, molte volte, fanno schifo come loro.
Hanno il cervello così intasato di merdume, che non ragionano nemmeno quando si è difronte ad eventi tragici.
Così questi figli di genitori ignoti, si divertono a fare satira sui terremotati di Abruzzo, Lazio e Marche.
La maggioranza delle abitazioni dei paesi che sono stati colpiti dal terremoto, sono costruzioni del Medioevo e, questi ignoranti di francesi, si attaccano a tutto pur di denigrarci.
Non contenti di ciò, per cercare di fare un passo indietro, hanno fatto un'altra vignetta che, più che risolvere, ha peggiorato la situazione.
Hanno tirato in mezzo la Mafia, perché l'Italia per questi nullafacenti e scansafatiche di ghigliottinari, è la patria della Mafia.
È giunto il momento che questi figli, le cui madri svolgevano il lavoro più antico del Mondo nella "Rue de la Batton", imparino un po' di storia italiana.

La Mafia è nata con il risorgimento, quando un re, sovrano di una piccola nazione, ambì a sogni di gloria e volle mettersi alla pari con la Regina d'Inghilterra e con il Re di Francia.
Dopo aver conquistato il resto dell'Italia, con l'aiuto di fuoriusciti, repubblicani, disertori ungheresi ed altri dell'esercito austriaco, camorristi e mafiosi alle prime armi, volle intraprendere la retta via negando le promesse fatte a questi creduloni.
Iniziò a combatterli su tutti i fronti e, per mettersi alla pari con gli Imperatori delle due potenze (Gran Bretagna e Francia), volle conquistare anche lui dei territori spostando il suo esercito nel Corno d'Africa.
Dopo aver conquistato vari territori, arrivò per lui il giorno dell'addio terreno, lasciando il suo scettro nelle mani del figlio.
Furono portati avanti i sogni di conquista del padre e, dopo aver aggiunto alla corona savojarda altri territori, arrivò anche per lui il giorno che una mano assassina gli fece dare prematuramente l'addio terreno.
Datosi che la stirpe cade sempre vicino all'albero di chi gli dà i natali, il tappetto che prese in mano la corona savojarda, conquistando nuovi territori e facendo morire centinaia di migliaia di italiani, divenne IMPERATORE.
La stirpe savojarda poteva dirsi soddisfatta di aver raggiunto il sogno (per gli italiani un incubo) del padre della patria italia, di aver eguagliato gli Imperatori della Gran Bretagna e della Francia, e poterli guardare negli occhi alla pari.
Ma in pochi anni, come dice il proverbio: "Chi troppo vuole nulla stringe", per voler strafare, l'Italia fu ridimensionata e le sue conquiste perse tutte in una volta.
E le centinaia di migliaia di madri che avevano pianto i loro figli morti per le ambizioni di una stirpe di mediocri leccaculi piegati al volere dei governi di Gran Bretagna e Francia?
Dimenticati!
Tanto poi, il tempo, che è sovrano e padrone del niente, coprirà con una coltre di bugie e con l'indifferenza delle nuove generazioni, gli incubi ed i ricordi dei pochi rimasti in vita.


CHARLIE HEBDO = Boue de France!
Allez à travailler, tête de navet!!!


GABRIELE ORFINO TANCORRE




Pasquale Domenico Romano, sergente dell'esercito del Regno delle Due Sicilie


Le menzogne dei risorgimentalisti e degli "storici" di regime!!!


Gli scheletri nell'armadio degli orrori e della vergogna del Risorgimento!

La rivolta del 28 Luglio 1861 a Gioja in Terra di Bari


Siamo nati in Paradiso. I politicanti l'hanno fatto diventare un inferno!!!